Si sta per aprire anche sul nostro territorio il referendum dei lavoratori sul nuovo contratto nazionale dei metalmeccanici: la prima assemblea a Lecco è fissata il 9 marzo alla Fiocchi Munizioni, una delle più grandi aziende del territorio. L’avvio di questa fase è stata presentata in una conferenza stampa congiunta a Lecco tra Uilm, Fiom Cgil e Fim Cisl, alla presenza dei rispettivi segretari provinciali (in foto Enrico Vacca della Fim, Enrico Azzaro della Uilm, Maurizio Oreggia della Fiom)

I lavoratori dovranno esprimersi sul rinnovo del contratto collettivo che introduce molti elementi importanti, in primis gli aumenti salariali (a partire dai 100 euro per il terzo livello a salire ai 112 euro per il quinto livello), una riforma storica degli inquadramenti professionali che restavano immutati dal 1973, l’eliminazione della prima categoria con il passaggio dei lavoratori direttamente in seconda categoria.

Il contratto incentiva inoltre la formazione continua, mette mano alla retribuzione degli apprendisti e pone la basi per definire meglio il quadro normativo dello smart working. Novità anche per il Fondo Cometa, per il quale è stata prevista una maggiore contribuzione a carico del datore di lavoro per gli under 35 che si iscriveranno e l’estensione di MetaSalute ai pensionati. “Un accordo importante raggiunto in un momento difficile, questo premia gli sforzi fatti dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali” sottolinea Enrico Azzaro, segretario della Uilm del Lario.

Ora spetterà ai lavoratori del settore confermare l’accordo. Per i sindacati è importante che le imprese mettano in condizioni i lavoratori e referenti sindacali di poter svolgere i momenti assembleari: “Ci sono aziende, anche importanti del territorio, nelle quali da ormai un anno non è stato possibile tenere degli incontri sindacali, nonostante siano state predisposte delle misure di sicurezza che l’avrebbero consentito – denuncia Azzaro – In questi mesi, i lavoratori hanno ascoltato quindi una sola voce, quella dell’impresa. E’ importante che il sindacato possa tornare a dialogare in presenza con i lavoratori, per favorire lo scambio di opinioni, e far conoscere al meglio l’accordo sul quale dovranno esprimersi”.