L’intervento del segretario UILM Lario al consiglio territoriale di Sondrio
“Stipendi e pensioni, sanità e scuola: tanti temi su cui mobiliarsi e se le persone non scendono in piazza, è necessario spiegare loro l’importanza di partecipare”
SONDRIO – “Con la squadra che mi affianca stiamo cercando di essere un punto di riferimento anche in questo territorio, nuovo per noi, e gli inizi di un percorso non sono mai facili. Per questo sono orgogliosa di essere qui con voi oggi”. Gabriella Trogu esordisce al consiglio territoriale della Uil di Sondrio, che si è svolto venerdì alla presenza dei rappresentanti di tutte le sigle sindacali e con la presenza di Enrico Vizza segretario generale della UIL Lombardia e Vincenzo Cesare segretario Organizzativo.
La UILM Lario da poco più di due anni ha infatti ampliato la propria competenza anche nell’area sondriese, con un propria presenza significativa alla Carcano e la CLR.
Il consiglio territoriale giunge a qualche giorno dalla mobilitazione unitaria a Milano. “E’ stata un’emozione fortissima – ha raccontato Trogu – eravamo veramente tanti, è sembrato di tornare agli anni Ottanta, quando la partecipazione alle iniziative di piazza era molto ampia. Questa mobilitazione sta riportando le nostre persone nelle piazze, però dovremmo fare di più per far partecipare più attivamente i giovani. Abbiamo bisogno di parlare di più con i giovani e dare loro quelle risposte necessarie e far capire che la nostra mobilitazione è importante per loro, l’importanza di ciò che stiamo facendo, è di una battaglia che interessa tutti, giovani e meno giovani. Perché i temi di cui parliamo sono i temi di tutti”.
“Nella sanità ci stanno togliendo il diritto a curarci – aggiunge il segretario UILM – nelle scuole manca addirittura la carta igienica, i salari rimarranno sempre fermi finché non si abbassano le tasse nelle buste paga. La riduzione del cuneo contributivo aiuta ma è solo per qualche mese. Sulle pensioni siamo rimasti agli annunci elettorali, dove c’erano soluzioni per tutti, infatti Opzione donna è una vergogna ed è stata peggiorata dall’attuale governo. Parlano che le donne rappresentano il welfare di questo paese, e nei fatti non c’è nulla”.
“Dinanzi a questi provvedenti contro le lavoratrici e lavoratori non rimane altre che scendere in piazza e cercare di svegliare la politica che tuttora resta indifferente – prosegue Trogu – dobbiamo portare la parola in mezzo ai lavoratori con più incisività in tutte le aziende, parlare con ognuno per dire loro di mobilitarsi con noi, in prima persona, perché lamentarsi senza fare nulla non porta a nessuna soluzione”.