Si è svolto lunedì mattina lo sciopero indetto dalla Uilm con Fim e Fiom alla Fontana Group di Calolziocorte. Una mobilitazione per chiedere che l’azienda riconosca, economicamente nel premio di risultato, gli sforzi fatti dai lavoratori in questi anni, in particolar modo nell’ultimo reso ancor più difficile dall’emergenza sanitaria. Oltre al premio di risultato, i dipendenti chiedono interventi per il miglioramento delle condizioni in fabbrica.
“Sono anni che i lavoratori chiedono un riconoscimento all’azienda, Fontana Group ha chiesto sacrifici importanti, con numerosi turni al sabato, e i dipendenti hanno sempre risposto positivamente, ora però ci vediamo portare via il nostro premio di redditività – ha spiegato Innocenzo Tedesco, Rsu della Uilm – chiediamo a gran voce che l’impresa riconosca gli sforzi fatti dai suoi lavoratori e che si possa trovare un punto d’incontro. Quello che i lavoratori chiedono non è solo una questione di soldi ma di rispetto, che da troppi anni manca”.
La proposta avanzata dall’azienda “è totalmente inadeguata alle aspettative dei lavoratori – ha sottolineato Emanuele Poppa della Uilm – è tempo che l’impresa si prenda le proprie responsabilità”.