I sindacati presentano l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale Unionmeccanica Confapi
All’assemblea interviene Franca Cerminara della UILM Lario: “Necessario difendere il potere d’acquisto dei salari”
Si è svolta oggi a Roma l’assemblea dei delegati di Uilm, Fiom e Fim per la presentazione dell’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale Unimeccanica Confapi che coinvolge i lavoratori delle piccole medie industrie metalmeccaniche.
Anche la UILM Lario ha partecipato all’incontro con i propri delegati Francesco Mazzei e Franca Cerminara che è intervenuta nel corso dell’assemblea:
“Il prossimo rinnovo sarà importantissimo per noi lavoratori e avviene in una fase complicata e piena di incertezze – ha spiegato la delegata di Uilm Lario – Il contratto che verrà dovrà mantenere l’elemento che ci ha permesso negli ultimi periodi di difendere il potere di acquisto dei salari e affrontare le sfide del futuro con la necessaria determinazione. Non sarà facile e nemmeno scontato costruire i presupposti per un rinnovo contrattuale che intervenga sulle condizioni dei lavoratori, ma possiamo migliorarle”.
“Naturalmente – ha aggiunto Franca – molto dipenderà dagli sviluppi del confronto già avviato in Federmeccanica. Bisogna procedere di pari passo perché quello che si riuscirà a portare a casa per i lavoratori dell’industria diventerà la vera base di discussione per tutte le altre categorie, come è sempre stato nelle dinamiche contrattuali di questo Paese”.
Più salario, formazione, welfare e sicurezza
La piattaforma presentata da Uilm, Fiom e Fim intende rispondere alle esigenze del lavoro metalmeccanico e fornire risposte adeguate per rimettere al centro il lavoro industriale e investire nelle nuove generazioni. Il rinnovo contrattuale riguarda circa 400mila lavoratrici e lavoratori.
Si pone gli obiettivi di aumentare i salari, ridurre l’orario di lavoro, far crescere l’occupazione stabile, la formazione e l’aggiornamento professionale, le forme di conciliazione tra le esigenze di vita e di lavoro, il welfare, la salute e la sicurezza. In particolare, la nostra richiesta di aumento, relativa al periodo di vigenza 2025-2027, è pari a 280 euro riferita alla quinta categoria; mentre in tema di orario di lavoro chiediamo che si avvii una fase di sperimentazione contrattuale con l’obiettivo di raggiungere progressivamente una riduzione a 35 ore settimanali.
“Con l’approvazione della piattaforma per i lavoratori delle piccole e medie imprese metalmeccaniche, perseguiamo l’ambizioso obiettivo di rafforzare tutele e diritti anche nelle aziende che applicano questo contratto nazionale – spiega Rocco Palombella, segretario generale della UILM – Il rilancio del Made in Italy passa anche attraverso un miglioramento delle condizioni di lavoro in queste aziende per renderle più attrattive nei confronti dei giovani. Più salario e meno orario, insieme a tutti gli altri punti, rappresentano gli elementi fondamentali per rilanciare un settore così strategico e vincere le sfide della transizione ecologica e digitale e dell’intelligenza artificiale. I 280 euro di aumento salariale e le 35 ore settimanali sono traguardi che raggiungeremo senza sé e senza ma”.
“Presto presenteremo a CONFAPI la nostra piattaforma – spiega Gabriella Trogu, segretario UILM Lario – che racchiude risposte concrete sulle sfide delle innovazioni tecnologiche, un importante avanzamento sul welfare, e una chiara posizione sul tema della riduzione dell’orario di lavoro, come già discusso con Federmeccanica. Insieme a queste priorità, chiediamo un aumento salariale di 280 euro per riconoscere il valore dei lavoratori metalmeccanici e rafforzare il settore nel contesto della transizione digitale ed ecologica. Il sindacato farà la sua parte per rafforzare i diritti e garantire maggiore tutela ai lavoratori”.
Nelle prossime settimane, a partire dal 30 settembre e fino alla metà di novembre, saranno organizzate le assemblee nei luoghi di lavoro per illustrare i contenuti della piattaforma e procedere con la consultazione certificata e il voto delle lavoratrici e dei lavoratori.