L’incontro promosso da UILM Lario fa incontrare sindacato e aziende del territorio

Trogu: “Formazione continua sia investimento”. Palombella: “Più salario e meno orario per gestire i cambiamenti epocali”

 

Lecco, esempio virtuoso di incontro tra innovazione e intelligenza artificiale nel settore industriale. Martedì, in occasione dell’evento dedicato al futuro del lavoro e ai diritti dei lavoratori organizzato dalla UILM Lario nella sala conferenze dell’NH Hotel di Lecco, sono stati affrontati temi di cruciale importanza per il settore metalmeccanico, ovvero l’impatto dell’intelligenza artificiale e delle sfide che questa pone, con un focus sul ruolo strategico della formazione continua e dell’innovazione.

Presente all’incontro il Segretario Generale della UILM, Rocco Palombella, che ha partecipato alla dibattito con rappresentanti di importanti realtà industriali del territorio: il Direttore del Personale della Rodacciai, Mauro Califano, Gianroberto Viganò della società Dell’Orto di Cabiate e il Direttore delle Relazioni sindacali di Confindustria, Fabio Usuelli.

In apertura è intervenuto il sindaco Mauro Gattinoni che, nel portare i saluti della città di Lecco, ha espresso importanti contributi sul tema. Prezioso l’intervento del prof. Marco Tarabini del Politecnico di Milano.

La provincia di Lecco è stata posta al centro del dibattito come modello di eccellenza industriale in Lombardia e in Italia. “La discussione ha evidenziato come l’area lecchese abbia saputo distinguersi rispetto ad altre realtà per la sua capacità di affrontare le sfide globali grazie a una vivace diversificazione delle attività economiche e a una forte resilienza imprenditoriale – spiega Gabriella Trogu, segretario di UILM Lario – Tuttavia, non mancano le contraddizioni. Le imprese locali segnalano una carenza di professionalità, mentre il mercato del lavoro richiede figure sempre più qualificate. Non si può accettare, però, una visione riduttiva che si limiti a numeri e quantità. L’Italia – ed anche il territorio lecchese – deve puntare su menti e competenze, non su manodopera generica e produzione di massa, per costruire un modello di sviluppo sostenibile e competitivo”.

 

“La formazione continua deve essere vista non come un costo, ma come un investimento per il futuro. Solo così sarà possibile garantire la qualità del lavoro, superare le logiche di breve termine e valorizzare il talento e l’innovazione” ha aggiunto Trogu. E’ emersa con evidenza la necessità di una visione strategica chiara e condivisa per guidare l’industria verso un futuro basato sulla qualità, sull’innovazione e sulle capacità dei lavoratori.

“L’intelligenza artificiale è già tra noi – ha spiegato Rocco Palombella, segretario generale della UILM – ed è per questo che dobbiamo conoscerla e governarla. Può essere d’aiuto, ma deve essere democratica e i lavoratori devono restare al centro del processo produttivo. Se è vero che alcune mansioni saranno svolte direttamente dall’intelligenza artificiale, questo ci deve consentire di ripensare l’organizzazione del lavoro puntando a una riduzione dell’orario”.

“La trattativa per il rinnovo del CCNL Federmeccanica-Assistal – ha proseguito Palombella – ha avuto una brusca frenata per differenze di vedute tra noi e la parte datoriale. Chiediamo che si discuta e si riparta sulla nostra piattaforma e non su quella che ci è stata presentata, che non tiene minimamente conto delle nostre richieste. L’incremento salariale di 280 euro al livello medio e la sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali sono per noi imprescindibili per uscire da una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo. I lavoratori devono recuperare il potere d’acquisto perso e utile per far ripartire la nostra economia, ma devono anche trovare la giusta soddisfazione nella gestione del lavoro e della vita privata”.