Trogu (Uilm Lario): “Proposte irricevibili e nessun passo concreto da Federmeccanica e Assistal”.
Ora assemblee nelle fabbriche e sciopero nazionale di otto ore per il settore
Dopo otto incontri di confronto per il rinnovo del Contratto nazionale dei metalmeccanici, martedì si è determinata una rottura al tavolo delle trattative:
“Ci troviamo di fronte a un momento cruciale nelle trattative per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici – spiega Gabriella Trogu, segretario della UILM Lario – Federmeccanica e Assistal hanno dimostrato di ignorare i bisogni reali dei lavoratori, presentando proposte del tutto inadeguate: aumenti salariali insufficienti, nessun passo concreto verso una riduzione dell’orario e poche tutele aggiuntive. È chiaro che non hanno compreso come i lavoratori metalmeccanici abbiano già subito una pesante erosione del potere d’acquisto. Gli incrementi di 311 euro lordi negli ultimi tre anni sono stati solo un sollievo parziale e non possono bastare”.
I sindacati hanno pertanto hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione attraverso il blocco delle flessibilità e lo sciopero dello straordinario. Inoltre sono proclamate 8 ore di sciopero articolate con modalità da definire unitariamente a livello territoriale.
“Chiediamo un contratto che rappresenti un vero e proprio investimento nelle persone e nelle loro professionalità, un contratto capace di rispondere alle sfide di un settore che cambia rapidamente. Non possiamo più accettare visioni retrograde, fatte di logiche superate e miopi – aggiunge Trogu – Ora, di fronte a questo muro, non ci resta che mobilitarci. Organizzeremo assemblee in tutte le aziende per spiegare ai lavoratori le ragioni della rottura e li prepareremo a una mobilitazione che culminerà in uno sciopero generale di otto ore nelle prossime settimane”.
“Vogliamo più salario e meno orario, chiediamo diritti e tutele adeguati ai tempi che viviamo – conclude il segretario di Uilm Lario – Questo è solo l’inizio di una nuova pagina per il nostro settore, e su questi punti non arretreremo di un millimetro”.